Con “Scialla!” è
stato proprio così: una sorta di amore a prima vista, incondizionato, non
rivelato ma presente. E confermato nel momento in cui, minuto dopo minuto, gli occhi si posavano curiosi sullo schermo davanti a me per poi uscirne sazi,
soddisfatti, appagati. Un film che scorre anche se non così velocemente come si
possa pensare; un film che diverte ma che emoziona al tempo stesso; un film che
parla del rapporto particolare tra due generazioni a confronto, così distanti
eppure così vicine, legate da sensazioni comuni, come a sancire un legame tra
coloro che si definiscono distanti, opposti, estremi. E si finisce per
chiedersi se un sentimento quale la paura non sia poi così sconosciuto né per
uno né per l’altro. E’ questa la matrice comune dei due personaggi che, a mio
modesto parere, funzionano alla grande: un aulico Fabrizio Bentivoglio con
accento nordico, apatico e solitario, e un freschissimo Filippo Scicchitano,
con accento romano, arrabbiato e in piena burrasca. E in mezzo a loro due modi
di pensare, di parlare, di inventare, di reinventarsi completamente differenti
eppure completamente complementari.
Un film che parla di oggi, di ieri e di domani e che vi
consiglio di guardare avidamente, intrufolandovi al cinema quasi per sbaglio e accogliendo con un sorriso tutto ciò che di bello e istruttivo questo film ha da dare.