Tutti te ne parlano bene, tutti ne sono rimasti entusiasti. E allora parti col piede giusto, sai già di andare a vedere un film che probabilmente non deluderà le tue aspettative. Quasi Amici è un film semplice, che non ha bisogno di
giri di parole o di dialoghi costruiti per intraprendere una conversazione con
le nostre emozioni.
everyeye.it |
Philippe, tetraplegico a causa della sua passione per il parapendio, assume Driss come badante, che inizialmente si presenta al colloquio solo per prendere il sussidio di disoccupazione. I due sono agli opposti, sia fisicamente che moralmente, ma scatta un’alchimia particolare che in breve tempo li rende inseparabili. Più che il titolo tradotto in italiano che - come spesso accade, non riesce a semplificare quello che accade in due ore di film, trovo invece perfetto ed esemplificativo il titolo del libro da cui è poi stato tratto il film: “Il diavolo custode”. Driss esagera, spesso, quasi sempre. Tanto che, devo ammetterlo, ho trovato un paio di scene forzate, quelle scene che ti fanno passare dalla risata a crepapelle al punto interrogativo lasciando un po' basiti. Ma è davvero l’unica cosa da dire a riguardo perché il resto lo trovo impeccabile.
sentio.it |
Tratto da una storia vera, in Quasi Amici si viene sicuramente aiutati dalle musiche, meravigliose ed evocative, di Ludovico Einaudi che, con la sua delicatezza, riesce a trovare spunti di riflessione a cui dar voce senza dover interrogare il vicino di posto. E si finisce col cuore stretto in gola quando ci si ritrova a guardare gli occhi di Philippe che a loro volta fissano il mare e la sua distesa infinita. Due occhi che, come già accennavo prima, non hanno bisogno di frasi ad effetto per dare valore a ciò che lo spettatore trova sullo schermo. Due occhi che con la loro espressività spiegano tutto: dolore, stanchezza, rimpianti, rimorsi, riconoscenza e un po’ di pace ritrovata.
I veri "Philippe & Driss": Philippe Borgo Di Pozzo & Abdel Sellou glamourparis.com |
Quasi Amici è commozione contornata da tante risate. Insomma, se ancora non avete avuto l’opportunità di andare a vedere questa meravigliosa lezione di vita, cari amici, mi chiedo cosa stiate aspettando.