lunedì 26 settembre 2011

Claustrofobia sociale


"E' un mondo difficile" diceva Tonino Carotone. Il problema è che sempre lo sarà, ma questo non deve essere motivo di sconforto e rassegnazione. E' la base che andrebbe scalfita, è la base che andrebbe modificata e ridimensionata. Noi siamo solo in cima, a guardare inermi verso il baratro. Ok, sarà anche una visione pessimistica, ma non conosco uno dei miei amici che non si sente inerme-demotivato-confuso. E non è questione di voglia, volontà o quant'altro: noi giovani sprizziamo energia da tutti i pori! E' che, giustamente, se questa energia non viene ricompensata dalla società in cui viviamo, come possiamo incanalarla e tenerla sempre attiva? Non siamo macchine. Ma ci viene richiesto di esserlo. Ci viene richiesto di avere pazienza ma di non lamentarci. E perché? Perché siamo giovani senza esperienza che "dobbiamo farci le spalle". Ma non è già abbastanza vivere in un mondo che non ti dà mezzo straccio di certezza?


                  
C'è bisogno di una rivoluzione, c'è bisogno di una rivoluzione degli animi. Di coloro che stanno alla base, in primis. E di noi che siamo in cima guardando giù impauriti. Abbiamo timori, speranze e sogni e dobbiamo riuscire a incastrarli perfettamente in un puzzle infinito che richiede costanza e fatica. Tutti hanno fatto fatica nella vita, certamente. Ma sembra che al giorno d'oggi sia la prassi e la conseguenza di un mondo apparentemente moderno che nasconde buche insabbiate del passato. E noi non dobbiamo parlare. "Perché vuoi mettere la vita che si faceva anni fa?" E certo. Ma nessuno pensa che abbiamo un cuore, un'anima e un frullato di pensieri assordanti e contrastanti in testa. Ogni santo giorno. Ma cerchiamo di non farne un dramma, di non farci sgamare, di tenere la testa alta e sorridere come se niente fosse. Invece stiamo di merda, noi della "nuova generazione". 

Perché parliamo ma non veniamo ascoltati. Perché gridiamo e voi siete sordi. Perché vogliamo impegnarci e voi ce ne fate pentire. Perché siamo i grandi di domani e saremo pieni di rimpianti. Perché, nonostante tutto, saremo noi un giorno a prendere in mano le redini del gioco e speriamo tanto che vi ricrederete. Amen.

2 commenti: